Abbiamo già affrontato, su queste stesse pagine, il discorso della tracciabilità e della rintracciabilità degli alimenti, sottolineandone alcuni aspetti importanti: per prima cosa, il fatto che si tratti di un tema centrale nell’ambito del settore alimentare, ma anche il fatto che esistano specifiche normative di livello Comunitario che le impongono e, soprattutto, il fatto che tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti non vadano considerate come un semplice adempimento bensì come un modo per certificare la qualità del prodotto, per migliorarla, per rafforzare la Supply Chain, generare trasparenza e costruire col cliente un rapporto di fiducia che, in ambito alimentare, è fondamentale. Non dimentichiamo, inoltre, che la tracciabilità non è una garanzia solo per l’utente finale, ma anche per il produttore stesso, cui viene semplificata l’identificazione delle cause di eventuali problemi che dovessero insorgere all’interno dell’iter di produzione, distribuzione e vendita. Il concetto di trasparenza, poi, è fondamentale nei settori a forte rischio di contraffazione: moda, innanzitutto, ma l’alimentare non è da meno.
DNC può vantare quella giusta miscela di competenze, esperienza e strumenti che le permette di assecondare le specificità di un mercato molto competitivo e soggetto a una normativa stringente. Grazie ai suoi strumenti proprietari, DNC può soddisfare esigenze che vanno dall’approvvigionamento delle materie prime alla pianificazione della produzione, dal controllo di qualità ad, appunto, la tracciabilità e rintracciabilità dei lotti all’interno dei processi produttivi, garantendo così conformità normativa.
Tracciabilità e rintracciabilità alimenti, il ruolo di JMES
Uno strumento centrale al fine di rivoluzionare la filiera alimentare è JMES, un Manufacturing Execution System modulare e facilmente adattabile ai processi produttivi dell’azienda poiché non basato sulle tradizionali “logiche standard”: JMES si occupa dell'intero flusso produttivo che va dal ricevimento della materia prima e definizione dei lotti in ingresso fino al versamento del prodotto finito in magazzino.
Di conseguenza, JMES gestisce l’avanzamento della produzione, sovraintende la movimentazione dei materiali tramite etichette barcode, la creazione e gestione dei lotti, il consumo di materia prima, la gestione del confezionamento, l’etichettatura (operazione molto importante in ambito food), il magazzino e, ovviamente, registra in modo ordinato tutti i dati relativi alle fasi citate del processo produttivo, andando così a creare e alimentare un sistema di tracciabilità e rintracciabilità alimenti completo e affidabile. Non dimentichiamo che, volendo semplificare al massimo, la tracciabilità dei lotti è di fatto un’operazione di raccolta dati cui va associata semplicità di accesso e, soprattutto, di ricerca e ottenimento di informazioni utili per risalire alla causa di determinati fenomeni rilevati in fabbrica o sul mercato.
Le informazioni derivano dalle rilevazioni del MES stesso, ma anche da un ecosistema di strumenti e macchinari che trovano nel MES il loro minimo comun denominatore, la piattaforma che ne governa il funzionamento: solo a titolo d’esempio, JMES può essere integrato con piattaforme IoT che registrano (e trasmettono) la temperatura di lavorazione degli alimenti, con sistemi di tracking basati su RFID che tengono traccia di tutti gli spostamenti e con i terminali radio usati dagli operatori durante le varie fasi della produzione, fino alla gestione del confezionamento e dell’etichettatura del prodotto finito. In questo modo, il sistema non solo fornisce una fotografia “dinamica” di tutta la produzione, sempre aggiornata e di dettaglio, ma consente di risalire in modo rapido, veloce e sicuro alla causa di eventuali problematiche, circoscrivendo il più possibile il potenziale problema.
Tutto questo, poi, si aggiunge a una serie di altre verticalizzazioni che rendono JMES uno strumento perfetto per questo mercato: per esempio, la gestione dei prelievi e dei lotti con logiche FEFO (First Expired, First Out), la gestione dei silos, il tracking dei componenti critici (in particolare, degli allergeni), gli approvvigionamenti rigorosamente in base alle date di scadenza e molto altro ancora, andando a formare quello che può essere considerato un vero e proprio punto di riferimento per una produzione alimentare agile, snella e sicura.