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A prescindere dal settore e dalle dimensioni dell’impresa, la gestione della produzione industriale va indirizzata verso tre grandi obiettivi: la massima efficienza, ovvero quel complesso equilibrio tra produttività e impiego di risorse, la qualità del prodotto e l’ottimizzazione dei costi. Sarebbe poco generoso dire che il paradigma 4.0 sia unicamente orientato a ciò, ma la realtà è che – fatte salve considerazioni di innovazione e sviluppo di nuovi modelli produttivi – l’efficienza è ciò che muove la trasformazione digitale dell’industria, a prescindere dal fatto che operi una trasformazione alimentare, una produzione chimico/farmaceutica o automobilistica, cioè sia un’industria di processo piuttosto che un Discrete Manufacturing.

Volendo andare più nello specifico, la gestione della produzione industriale oggi è affidata a complesse architetture di sistemi informativi, all’interno delle quali il perno dell’attività esecutiva è il Manufacturing Execution System (MES) , che rappresenta l’elemento cardine della paperless factory; su di esso le aziende ripongono le proprie speranze di ottenere massima agilità e produttività, e non è un caso che il mercato di queste soluzioni possa raggiunge i 18 miliardi di dollari nel 2025, con una crescita CAGR dell’11,2% a partire dal 2017 (fonte: transparency market research).

MES può essere certamente adattato alle caratteristiche, alle dinamiche e alle esigenze normative di un settore verticale o di un’azienda specifica, ma va anche detto che non sempre l’operazione è agevole, soprattutto quando si tratta di adattare il prodotto a logiche produttive di una specifica realtà industriale. Molti MES vengono sviluppati sulla base di logiche standard, e la loro personalizzazione rischia di essere costosa sia per il fornitore che per il cliente, costretto a continui aggiornamenti, attività custom e interventi di manutenzione. I migliori MES sono invece particolarmente flessibili: grazie alla struttura modulare, si adattano facilmente a diversi settori industriali, ma soprattutto non si basano su architetture rigide e standard, potendo quindi essere adattati alle esigenze di processo della specifica realtà nella quale vengono integrati.


MES e gestione della produzione industriale nel food e pharma

Secondo il già citato Transparency Market Research, i mercati che stanno letteralmente trainando l’adozione del MES a livello mondiale sono l’alimentare e quello chimico/farmaceutico. Tra le industrie di processo, si tratta senza dubbio dei due settori più regolati in assoluto: questioni di compliance spingono fortemente verso l’automazione e questa, a sua volta, favorisce l’adozione del MES per la gestione della produzione industriale. Non è un caso che, nella macro-categoria del Manufacturing Execution System esistano prodotti verticali perfettamente bilanciati sulle esigenze e la normativa dei due settori.

Per esempio, in ambito food è molto forte la richiesta della tracciabilità del lotto, la gestione avanzata delle scadenze, l’organizzazione puntuale dei magazzini e delle giacenze con movimentazioni in logica FEFO (First Expired, First Out), il tracking degli allergeni e il controllo qualità in linea con la normativa in essere. Un MES perfettamente idoneo a supportare la gestione della produzione alimentare deve essere in grado di proporre agli operatori le materie prime “giuste” per la lavorazione, deve essere estremamente semplice da usare anche a livello di esperienza d’uso, deve interfacciarsi con silos e magazzini, oltre a gestire – appunto – con la massima precisione tutta la tracciabilità e rintracciabilità dei lotti.

Per quanto riguarda, invece, la gestione della produzione nel settore farmaceutico, si notano molte somiglianze con l’industria alimentare, soprattutto per quanto concerne le logiche di gestione dei processi, delle formule, della movimentazione dei prodotti (FEFO), la gestione del controllo qualità e la tracciabilità del lotto, fondamentale anche per arginare il triste fenomeno della contraffazione dei farmaci. L’industria farmaceutica è, al pari di quella alimentare, estremamente regolata, e quindi il MES funge non solo da strumento per la massimizzazione della produttività, ma anche come elemento cardine per il monitoraggio di tutto il processo di trasformazione del principio attivo, facendo in modo che la qualità del farmaco soddisfi i requisiti imposti della normativa e dalle policy aziendali.

Inoltre, complice l’impiego dell’analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale in medicina (partendo dalla radiologia, con la radiomica), nel settore si inizia a parlare in modo insistente di medicina personalizzata: questo significa, a livello industriale, che l’azienda deve e dovrà essere sufficientemente flessibile da supportare micro-produzioni e frequenti modifiche nella formulazione dei farmaci senza impattare la compliance: è palese il fatto che tutto ciò non sia realizzabile senza uno strumento che, grazie alla continua acquisizione ed elaborazione dei dati, si faccia carico di monitorare e gestire la produzione. Questo strumento è, ovviamente, il MES.


Gestione della produzione nell’automotive: i benefici del MES

In ambito di discrete manufacturing, il settore automotive è un altro eccezionale candidato all’implementazione e allo sfruttamento assiduo delle potenzialità del MES. L’industria automotive è estremamente complessa e si basa su Supply Chain di livello globale: riuscire a mantenere pieno controllo sulla qualità e sui tempi di consegna è una sfida enorme, cui si aggiungono le pressioni di un mercato che vuole una personalizzazione sempre più spinta e una contestuale riduzione dei lead time di produzione, il tutto mantenendo alti i volumi. Vincere queste sfide significa affidarsi a un sistema avanzato di gestione della produzione che non solo permetta un livello elevatissimo di tracciabilità, visibilità e controllo all’interno dell’intera Supply Chain, ma massimizzi lo sfruttamento di tutte le risorse disponibili, ottimizzi il loro impiego, sia sufficientemente flessibile da assecondare i nuovi trend di mercato, assicuri compliance con gli standard internazionali e massima visibilità sui processi. Quasi superfluo aggiungere, a questo punto, che il sistema in questione si chiama MES.


White Paper - Smart Manufacturing: i vantaggi di adottare un sistema MES per la gestione integrata del ciclo di produzione